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L’orgia di Praga
«Questo perfetto coronamento alla trilogia di Zuckerman dimostra che nessuno scrittore oggi in attività sa essere più divertente e al tempo stesso più appassionatamente serio di Philip Roth».
Time
Il libro
«Oscenamente oltraggioso eppure così acuto nella sua capacità di riflettere una realtà paranoica che è ormai divenuta universale. Qui c’è Roth al suo meglio, una degna chiusa per tutta la sua produzione narrativa fino a questo momento».
Harold Bloom, The New York Times Book Review
Sulle tracce del manoscritto inedito di un martire di lingua yiddish, lo scrittore americano Nathan Zuckerman a metà degli anni Settanta si reca nella Praga dell’occupazione sovietica. Lì, in una nazione strangolata dal totalitarismo comunista, scopre una dimensione letteraria che non gli appartiene, segnata com’è dalla prevaricazione istituzionalizzata. E lì, fra gli scrittori oppressi insieme ai quali si trova ben presto invischiato in una serie di avventure bizzarre e struggenti, scopre anche una forma intrigante e perversa di eroismo.
L’orgia di Praga, che riproduce le pagine dei taccuini sui quali Zuckerman annota il suo soggiorno fra quegli artisti proscritti, funge da epilogo alla trilogia composta da Lo scrittore fantasma, Zuckerman scatenato e La lezione di anatomia, e appone un sigillo sensazionale all’intricata struttura dell’opera magna di Roth sulle conseguenze impreviste dell’arte.