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Libro delle laudi
Di luce in luce vengo verso te,
e la luce si fa sempre più chiara.
Poso la testa sopra i tuoi ginocchi...
Sto bene... Ce la faccio, anima cara...
Guarda! Il cielo è sereno... È tutta luce
la neve sulle cime dello Schiara!
Il libro
Dopo alcuni anni di silenzio, Patrizia Valduga riparte da dove eravamo rimasti, e cioè dalle poesie pubblicate nella Postfazione agli Ultimi versi di Raboni. Questa dolente preghiera iniziale dà alla nuova raccolta il senso della continuità e di un dialogo ininterrotto che si dirama però, nelle due sezioni successive, in direzioni diverse e complementari. Da un lato una sorprendente autoanalisi tra biografia, psicologia e letteratura, dall’altro lo scontro con alcuni aspetti della società contemporanea attraverso una sapiente rigenerazione dell’invettiva come genere poetico. Dall’interiorità più segreta all’esterno e al collettivo con ritorno all’interiorità e alla preghiera, a chiudere in un ciclo tutto il libro. Apparentemente è la raccolta più varia e diversificata di Patrizia Valduga, in realtà è forse la più compatta, legata a un unico fortissimo nodo ispirativo.