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Elogio della lettura e della finzione
Leggere è protestare contro le ingiustizie
della vita, cosí come scrivere.
Chi cerca nella finzione ciò che non
ha, dice, senza la necessità di dirlo,
e forse senza saperlo, che la vita cosí
com'è non è sufficiente a soddisfare
la nostra sete di assoluto. E che
dovrebbe essere migliore.
Il libro
«Ho imparato a leggere a cinque anni, nella classe di fratel Justiniano, nel Colegio de la Salle, a Cochabamba, in Bolivia. È la cosa piú importante che mi sia successa nella vita». Inizia cosí il discorso pronunciato da Mario Vargas Llosa alla cerimonia di premiazione del Nobel per la Letteratura a lui assegnato, il 7 dicembre 2010.
Insieme racconto, riflessione e memoria, questo scritto ci fa riscoprire la bellezza e la necessità di leggere (e scrivere).
E ci regala la storia incantata di un bambino curioso che, con le sue letture e le sue passioni e conducendo una vita intellettuale, letteraria e civile intensissima, diventa un grande scrittore.