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Storia dell’architettura italiana.1985-2015
Cos'è successo all'architettura italiana dal 1985 a oggi? Per la prima volta Marco Biraghi e Silvia Micheli delineano un quadro storico e forniscono un bilancio dello stato della disciplina nell'Italia degli ultimi tre decenni sulla scorta di presupposti politici, economici e culturali ampiamente rinnovati rispetto al passato: sullo sfondo la cultura dell'eccesso degli anni ottanta, la vicenda di Tangentopoli, gli anni del berlusconismo, l'epoca della crisi finanziaria.
Il libro
Tale lettura prende in considerazione, oltre all’opera dei maestri Vittorio Gregotti, Aldo Rossi e Renzo Piano, quella dei nuovi protagonisti della cultura architettonica italiana, tra cui Massimiliano Fuksas, Italo Rota, Cino Zucchi, Mario Cucinella, Stefano Boeri e Pier Vittorio Aureli. L’analisi procede per «temi» e «problemi», quali la presenza degli architetti italiani nel mondo, il contributo degli architetti stranieri in Italia, il ruolo dei concorsi, la trasformazione della professione, il ritorno della teoria e il senso dell’insegnamento della progettazione. Inoltre, un’imprevedibile costellazione di «casi virtuosi» si rivela a un’osservazione attenta del nostro Paese: edifici spesso marginali e in apparenza «minori», che tuttavia mostrano di saper interpretare responsabilmente il proprio ruolo. Un tema su tutti taglia trasversalmente il libro, disvelandone la duplice natura investigativa: quello dell’identità dell’architettura italiana; un problema ripropostosi insistentemente proprio a partire dagli anni ottanta, allorché l’agenda dell’architettura del nostro Paese ha aggiornato i propri obiettivi rispetto ai due «gloriosi» decenni precedenti.