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Quasi Grazia
Un perfetto «romanzo in forma di teatro» intorno alla figura di
Grazia Deledda, l'unica donna italiana che abbia vinto il Premio
Nobel per la Letteratura.
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La pièce Quasi Grazia verrà rappresentata a teatro per la regia di Veronica
Cruciani, con Michela Murgia nel ruolo di Grazia Deledda.
Il libro
Un perfetto «romanzo in forma di teatro» intorno alla figura di Grazia Deledda, l’unica donna italiana che abbia vinto il Premio Nobel per la Letteratura. Al centro, tre momenti della sua vita lontani decenni l’uno dall’altro: il giorno in cui Grazia lascia la Sardegna e tutto quello che rappresenta, il giorno in cui vince il premio piú prestigioso al mondo e il giorno in cui un dottore la guarda negli occhi per trovare parole che non facciano troppo male. In mezzo, la vita tutta. Ed è seguendo con calore quella vita che questo libro non smette mai d’interrogarsi (e d’interrogarci) sulla scrittura, l’amore coniugale, il ruolo della donna e il senso del fare artistico.
Nuoro, 1900. Grazia non ha neppure trent’anni quando decide di trasferirsi a Roma con il marito. La città eterna sembra chiamarla, o forse sfidarla: contro il parere della famiglia, la giovane Deledda si getta a capofitto nel mondo.
Stoccolma, 1926. È il pomeriggio che precede la consegna del Premio Nobel: in una camera del Grand Hôtel, marito e moglie si confrontano con tenerezza, entrambi stupefatti, su come sia possibile che la vita li abbia condotti alle soglie di quel giorno glorioso.
Roma, 1935. In uno studio radiologico, un medico cerca di trovare le parole esatte per comunicare a una donna (che proprio delle parole ha fatto la sua forza) la ferocia del male che di lí a un anno la porterà via.
Marcello Fois illumina tre momenti decisivi della vita dell’autrice di Canne al vento, consegnandoci una storia di vocazione imbattibile, di tenacia assoluta, di fede cieca nel potere della scrittura. Un omaggio appassionato a un’autrice troppo a lungo sottovalutata, che letta oggi rivela tutta la sua dirompente contemporaneità.