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Il fu Mattia Pascal
«Una delle poche cose, anzi forse la sola ch'io sapessi di certo era questa: che mi chiamavo Mattia Pascal».
Il libro
Dopo l’ennesimo litigio con la moglie Romilda e con la suocera, Mattia Pascal, annoiato bibliotecario, fugge dal paesino in cui vive, e finisce per caso a Montecarlo, dove vince una grossa somma alla roulette. Ma durante il viaggio di ritorno in treno, apprende dal giornale una notizia sconvolgente: la notizia del proprio suicidio. Agli antipodi dei personaggi dannunziani dalla vita sublime, con Mattia Pascal si annunciano gli antieroi del Novecento, che intrattengono un rapporto volubile con le proprie radici temporali, incalzati come sono da una segreta vocazione a dissolversi in altre forme, contro il ricatto della storia e delle sue istituzioni.
Prefazione, bibliografia, commento a cura di Giancarlo Mazzacurati.