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Tempo libero Tempo libero
Justine
«Le cicale stanno frinendo nei grandi platani e l'estate
mediterranea si stende davanti a me con tutto il suo magnetico
azzurro. In qualche punto imprecisato, lontano da
qui, al di là della pulsante linea malva dell'orizzonte, c'è
l'Africa, c'è Alessandria, che conserva la sua tenue presa
sui miei sentimenti per mezzo dei ricordi che già si stanno
dissolvendo lentamente nella dimenticanza; ricordi
di amici, di fatti accaduti in un passato remoto».
Lawrence Durrell, Justine
Il libro
Uno scrittore inglese (alter ego dell’autore) rievoca la sua storia d’amore con una donna ebrea, bellissima, ricca e misteriosa conosciuta ad Alessandria, e il triangolo molto pericoloso con il marito di lei. Intrighi politici, riflessioni letterarie, perversioni sessuali sono tutti elementi portanti di questo romanzo che, nel 1957, inaugurò il famoso «quartetto» dedicato alla città mediorientale, crocevia di lingue, culture e popoli, ispiratrice di infatuazioni di ogni genere. La smania di assoluto e l’erotismo metafisico che Durrell condivideva con il suo amico Henry Miller si snodano in un allucinato gioco di specchi che travolge quattro personaggi indimenticabili.
***
«L’unico serio tentativo di romanzo proustiano dopo Proust».
(Dalla prefazione di Giorgio Montefoschi)