-
Antropologia e religione Antropologia e religione
-
Arte e musica Arte e musica
-
Classici Classici
-
Critica letteraria e linguistica Critica letteraria e linguistica
-
Filosofia Filosofia
-
Graphic novel Graphic novel
-
Narrativa italiana Narrativa italiana
-
Narrativa straniera Narrativa straniera
-
Poesia e teatro Poesia e teatro
-
Problemi contemporanei Problemi contemporanei
-
Psicologia Psicologia
-
Scienze Scienze
-
Scienze sociali Scienze sociali
-
Storia Storia
-
Tempo libero Tempo libero
Omicidio a Road Hill House
Una casa isolata. Un cane che abbaia nella notte. Un omicidio spietato. Un detective in borghese bravo a seguire le tracce e a far parlare gli indizi. Una verità che non si può accettare. Dodici persone vivono nella casa, una è la vittima, chi è il colpevole? È un giallo nella sua forma più pura, ma è anche un drammatico fatto di cronaca che dall'Inghilterra dell'Ottocento parla ancora oggi alle nostre coscienze.
Il libro
È una notte d’estate del 1860. In un’elegante casa in stile georgiano che si erge isolata a Road, nel Wiltshire, un bambino di tre anni viene prelevato con delicatezza dal suo lettino. I genitori dormono nella stanza accanto. I fratelli e la servitù al piano di sopra. La bambinaia nella stessa camera del piccolo con la sorellina. Il cane abbaia, tutti continuano a dormire. La mattina dopo il bambino viene trovato morto in giardino, soffocato, le labbra viola, lo sguardo sereno, la gola orrendamente lacerata e pietosamente avvolto in una coperta. Appare subito evidente che l’omicidio non può essersi consumato che fra le mura domestiche.
Dodici persone vivono nella casa, una è la vittima, chi è il colpevole? Sembra un giallo nella sua forma più pura e invece è un fatto di cronaca nera realmente accaduto a metà Ottocento di cui questo libro ricostruisce le vicende.
Nell’omicidio di Road Hill House, i primi e gli unici sospettati sono gli abitanti della casa: i famigliari e la servitù. Il caso è orrendo, crudele, spiacevole, bisogna investigare nel tempio sacro della famiglia e del focolare domestico. La polizia locale non osa indagare in una famiglia sprezzante e potente che sembra celare al suo interno molti misteri e legami malati, perciò brancola nel buio. Per la prima volta si manda a chiamare un investigatore «forestiero», un ispettore che viene da Londra da una squadra speciale appena costituitasi a Scotland Yard. Un poliziotto in borghese ma in carne e ossa, che sarà il modello per molti eroi da libro giallo, ispirati alla sua figura e alle sue indagini: gli investigatori di Wilkie Collins e quelli di Henry James, Arthur Conan Doyle, Charles Dickens.
Mr Whicher, è questo il suo nome, indaga senza requie, segue le tracce, è capace di leggere i gesti e le espresssioni del volto, sa come far parlare le prove. Capisce subito chi è il colpevole e lo accusa. La soluzione è però troppo scomoda, troppo difficile da accettare. L’opinione pubblica, che ha seguito morbosamente il caso sulla stampa, insorge. Il detective non sarà ascoltato.
In Omicidio a Road Hill House Kate Summerscale ricostruisce l’intera vicenda, e le sue implicazioni nelle nostre coscienze, facendo parlare documenti e giornali dell’epoca e padroneggiando con grande maestria e bravura le tecniche del giallo.
«Kate Summerscale combina scrupolose ricerche storiche con grande vivacità narrativa e talento per ricreare atmosfere di altri tempi. Il classico libro che, una volta iniziato, non si riesce più a lasciare».
The Observer
«Ciò che rende questo libro rigoroso profondamente sconvolgente è che, pur cercando di essere il più possibile obiettiva, Summerscale non si dimentica mai che in questa tragedia si sono giocate delle vite umane».
Les Inrockuptibles