-
Antropologia e religione Antropologia e religione
-
Arte e musica Arte e musica
-
Classici Classici
-
Critica letteraria e linguistica Critica letteraria e linguistica
-
Filosofia Filosofia
-
Graphic novel Graphic novel
-
Narrativa italiana Narrativa italiana
-
Narrativa straniera Narrativa straniera
-
Poesia e teatro Poesia e teatro
-
Problemi contemporanei Problemi contemporanei
-
Psicologia Psicologia
-
Scienze Scienze
-
Scienze sociali Scienze sociali
-
Storia Storia
-
Tempo libero Tempo libero
La rovina di Mrs Robinson
Cosa accade se una
donna ha l'organo dell'amor fisico, o Amatività,
eccessivamente sviluppato e viceversa quello
dell'ossequio, o Venerazione, di dimensioni assai
ridotte? E se la stessa donna ha poi l'ardire di tenere
un diario in cui descrive le proprie passioni, i sogni
e i desideri sessuali?
Certo non può essere una moglie fedele né una buona
madre per i suoi figli. Certo non può essere un'amica
da frequentare. Perciò deve essere giudicata malata,
una povera vittima del demone isterico.
Indagando la storia vera del primo processo di divorzio,
Summerscale ci conduce nella mente e nel cuore
di una donna libera e intelligente. Troppo presto.
Il libro
Londra, 1857. Davanti al neonato Tribunale per i divorzi civili compaiono i legali di Henry Robinson, facoltoso e gretto ingegnere di Edimburgo, che sostiene di essere stato tradito dalla moglie Isabella con un altro uomo, il dottor Edward Lane. La vicenda è una storia vera.
L’unica prova che viene consegnata al giudice è un diario in cui compaiono gli struggimenti di Isabella per un medico molto più giovane di lei, stimato precursore dell’idroterapia, il cui stabilimento termale veniva frequentato fra gli altri da Charles Darwin. Così, anche se la lettura di alcuni brani non chiarisce cosa sia successo veramente, solo un miracolo potrebbe far desistere un tribunale presieduto da tre giudici anziani e conservatori dal condannare la donna.
Una donna che per di più dimostra di avere, secondo gli studi frenologici del tempo, l’organo della Amatività eccessivamente sviluppato e quello della Venerazione di dimensioni assai ridotte. Una donna che descrive nel suo diario comportamenti considerati così licenziosi da far allontanare il pubblico femminile dall’aula del tribunale quando vengono letti stralci del suo diario. Il verdetto sembra scontato, ma ecco il colpo di scena: i legali del dottor Lane escogitano una linea difensiva. Isabella è affetta da un «disturbo uterino», un’agitazione patologica che allude alla sua accentuata sensualità (ninfomania, erotomania) e il diario in questione non è che una «prova di romanzo» in cui i fatti, per quanto realistici, non sono da considerarsi reali. Isabella, insomma, viene disegnata come una sorta di Madame Bovary (negli stessi anni che in Francia veniva pubblicato il libro di Flaubert) che confonde realtà e immaginazione e in grado di stimolarsi anche solo con le parole. Isabella si umilia e si sacrifica, e il «ritorno del rimosso » è ancora per qualche anno scongiurato.
Come già aveva dimostrato in Omicidio a Road Hill House, Summerscale ha un raro talento nel recuperare i documenti veri e le descrizioni di un’epoca storica per farli poi scomparire all’interno di un racconto avvincente che invita a riflettere sui costumi di una società, ipocrita e maschilista, che considerava vittima del «demone isterico» qualunque donna fosse mossa da desiderio sessuale. Grazie a una scrittura commovente e lucida, Summerscale fa invece di Isabella un’eroina moderna, una donna piena di poesia e di passioni che ha la sola colpa, e sfortuna, di nascere in un momento sbagliato, «aliena in epoca aliena».