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La sottile linea scura
Un mistero da risolvere pagando il prezzo piú alto che ci sia: la perdita dell'innocenza.
Il libro
Nell’afosa estate texana del 1958, il tredicenne Stanley Mitchel, lavorando nel drive-in del padre, mette il naso in un segreto che doveva rimanere celato. Per Stanley quello è l’istante che segna la fine dell’infanzia. Il passaggio della «sottile linea scura» che coincide con la scoperta del male, l’esplosione del sesso, la presa di coscienza dell’ingiustizia in un’America dove i neri sono ancora trattati come animali. Lansdale ricrea le voci, il sapore, la vita di un tempo scomparso del tutto; quegli anni Cinquanta, lontani ormai come la preistoria, che emergono in tutti i loro conflitti con una potenza tale da lasciarci incantati.
«Dovevo aver sicuramente offeso gli dèi del male, dovevo aver fatto loro varcare di gran carriera la sottile linea scura che separa i misteri delle tenebre dalla realtà».