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Anna Livia Plurabelle. Anna Livie Plurabelle. Anna Livia Plurabella
Il libro
Con “Anna Livia Plurabelle”, capitolo ottavo di “Finnegans Wake”, ci troviamo di fronte a una duplice singolarità: “Non solo è l’autore che traduce se stesso (il che può accadere altre volte), ma traduce se stesso un autore che ha concepito un”opera aperta’, e la più aperta tra tutte, e quindi fa di tutto per scatenare le libere associazioni del lettore – associazioni che saranno tanto più inventive e libere quanto più il lettore le accoglierà secondo i meccanismi talora automatici della propria lingua”.Così scrive Umberto Eco nella prefazione a questo volume che raccoglie la redazione inglese di “Anna Livia Plurabelle” pubblicata nel 1928, la versione francese di Beckett e altri (con la collaborazione dell’autore) del 1931, e quella italiana dello stesso Joyce (insieme a Nino Frank) del 1940. La triangolazione dei testi mette in pieno risalto l’idea joyciana secondo cui la traduzione in altre lingue, integrando lo stesso processo di composizione dell’opera, partecipa allo straordinario ‘work in progress’ avviato dall’autore.Il volume, a cura e con un saggio di Rosa Maria Bollettieri Bosinelli, è arricchito da tre appendici che presentano la nuova traduzione italiana di Luigi Schenoni dal testo inglese integrale del 1939, la traduzione in “Basic English” di Charles Ogden (1932), e la prima versione francese di Beckett e Péron (1930), rifiutata da Joyce.Edizione trilingue.