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Perfidia
Il libro piú atteso dell'anno: un capolavoro.
James Ellroy torna alla Los Angeles di Dalia
nera e di L.A. Confidential. Il primo romanzo
di una nuova serie che ci guida in una discesa
infernale dentro uno dei periodi piú neri
della storia americana.
Il libro
«È il mio romanzo piú ampio, il mio romanzo piú dettagliato sul piano storico, il mio romanzo piú accessibile stilisticamente e piú intimo. È triste, è malinconico, è imbevuto di quel tradimento morale che è stato, in America, l’internamento dei cittadini giapponesi all’inizio della Seconda guerra mondiale».
James Ellroy
***
7 dicembre 1941. Il Giappone ha bombardato Pearl Harbor. Gli Stati Uniti sono a un passo dalla guerra e a Los Angeles scatta un’ondata di arresti. I cittadini nipponici sospettabili di alto tradimento finiscono dietro le sbarre. La bandiera dell’odio razziale sventola alta, perciò nessuno dovrebbe preoccuparsi quando i quattro membri di una famiglia giapponese vengono trovati morti dentro casa, tanto piú che potrebbe trattarsi di un suicidio rituale. Le indagini, però, partono ugualmente: proprio perché ci si prepara a distruggere e depredare una delle comunità straniere piú ricche e integrate della California, è necessario mostrarsi irreprensibili. Ellroy racconta con lucida ferocia ventitre giorni tra i piú drammatici della storia americana, chiamando in scena una folla di personaggi che i suoi lettori hanno già imparato ad amare o a odiare senza mezze misure: dal sergente Dudley Smith all’infiltrata Kay Lake; dagli sbirri Lee Blanchard e Buzz Meeks al gangster ebreo Mickey Cohen. Tutti di qualche anno piú giovani rispetto ai tempi di Dalia nera e L.A. Confidential, ma già immersi fino al collo in quell’intrico di verità e menzogna, idealismo e violenza dentro il quale batte il cuore nero dell’America.