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Elizabeth Costello
Nella sua ultima opera, J. M. Coetzee, premio Nobel per la Letteratura 2003, trova una forma nuova: un romanzo in sei stazioni in cui la narratrice, ormai anziana, insegue le emozioni e i sentimenti della vita con il pensiero.
Il libro
La protagonista del nuovo libro di J. M. Coetzee, Elizabeth Costello, è una scrittrice australiana famosa per un primo romanzo in cui dà voce alla Molly Bloom di Ulisse perché racconti la sua storia. The House on Eccles Street è ormai considerato alla stregua del capolavoro di James Joyce da cui deriva, e l’anziana autrice viene premiata e invitata a tenere conferenze in tutto il mondo. Evitando ostinatamente di soddisfare la curiosità del pubblico sul significato e le implicazioni del suo romanzo, e sulla sua storia personale, Costello, in ogni apparizione pubblica, racconta storie che raramente i presenti vogliono ascoltare, affronta argomenti inquietanti, discute questioni difficili e controverse, spesso con antagonisti preparati e determinati quanto lei: ad Amsterdam, la responsabilità dello scrittore nel raccontare il Male; a bordo di una nave da crociera, il realismo in letteratura; in una missione sudafricana, classicismo, umanesimo e cristianesimo. Sempre portando al limite dell’assurdo le compiaciute certezze del discorso illuminista. Ciascuna delle sei conferenze rivela al lettore un’ossessione intellettuale della protagonista, ma anche qualcosa della sua vita personale, della sua storia.
J. M. Coetzee è notoriamente un autore riservato, quasi inaccessibile, che rifiuta colloqui e interviste e appare in pubblico solo in contesti rigorosamente formali. Proprio per questo, naturalmente, suscita una curiosità fuori dal normale, oltre che reazioni impazienti e stizzite. Questo romanzo si fa gioco di giornalisti e studiosi, di critici e sostenitori della correttezza politica: «pesci rossi che girano intorno alla balena morente, in attesa dell’occasione di farsi avanti e strappare un boccone di carne». Eppure, quello che Elizabeth Costello, tra una conferenza e l’altra, rivela di sé, delle sue relazioni più intime, della sua vita passata, della gioventù e del rapporto con la scrittura, dice del suo creatore molto più di quanto si potrebbe dedurre da un’aperta intervista-confessione a qualche «pesce rosso».