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Cortesie per gli ospiti
«Ian McEwan si conferma come il maggior
romanziere della sua generazione».
«The Sunday Times»
Il libro
Nella torrida atmosfera di una città sul mare oppressa dalla calura estiva, Mary e Colin, due turisti inglesi legati da un rapporto in cui «il piacere stava soprattutto nell’amichevole mancanza di fretta, nella familiarità dei rituali e delle procedure», si imbattono in un inquietante anfitrione. Robert, questo il suo nome, racconta ai nuovi amici, sul filo di un irrefrenabile crescendo, un passato di sottili crudeltà domestiche e di sottomissione a un padre estremamente autoritario. Prigioniera, piú che padrona della casa in cui agli ospiti si vanno preparando particolari cortesie, Caroline, moglie di Robert, «dava l’impressione di avere un piacevolissimo segreto». Ma è l’intero romanzo a celare un segreto, e McEwan, come in un thriller, lascia affiorare di volta in volta un nuovo, significativo indizio, preparando un finale apocalittico e liberatorio.
Da Cortesie per gli ospiti nel 1990 è stato tratto l’omonimo film di Paul Schrader con Christopher Walken e Rupert Everett.