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Occidentalismo
Un polemico rifiuto della teoria dello «scontro di civiltà» di Samuel Huntington, una rigorosa analisi su un problema che investe direttamente le nostre vite. Un libro indispensabile, già al centro della discussione in Italia prima ancora di essere tradotto.
Il libro
«Se non comprendiamo l’origine dell’odio verso l’Occidente non possiamo sperare di fermare la distruzione dell’umanità», dicono Buruma e Margalit. E mostrano che molte delle pessime idee che formano la «miscela tossica» di quell’odio, che con il terrorismo di Al Qaeda diventa azione militare, sono nate in casa nostra. E adesso, che cosa sono diventate?
«Quella che abbiamo raccontato in questo libro non è la storia manichea di una civiltà in guerra con un’altra. Al contrario, è la storia di una contaminazione incrociata di cattive idee¿ Ciò che abbiamo chiamato “occidentalismo” è il quadro disumanizzato dell’Occidente che tratteggiano i suoi nemici, e nel nostro saggio ci proponiamo di esaminare questo nodo di pregiudizi, rintracciandone le radici storiche. È chiaro che non possono essere spiegati come un problema specificamente islamico».
Buruma e Margalit
La lettura di questo saggio smilzo ed elegante, ci ha ricordato due o tre cose che tendiamo a dimenticare. L’assurdità delle ideologie che imputano alle società liberalcapitaliste tutti i mali del mondo, il progressivo assottigliarsi della fiducia in se stesso che l’Occidente ha ricavato da due secoli di autodenigrazioni.
Sandro Viola, «La Repubblica»
Alla luce degli attacchi di Madrid, la nuova interpretazione della guerra al terrorismo passa attraverso lo studio del volume Occidentalism di Ian Buruma, del Bard College, e di Avishai Margalit, della Hebrew University di Gerusalemme… Il fronte non passa piú tra Ovest ed Est, ma tra tolleranza e intolleranza, tra chi, in Occidente e nei Paesi arabi, accetta il dialogo e chi invece sceglie la violenza come unico strumento politico.
Gianni Riotta, «Corriere della Sera»
Una delle intuizioni piú interessanti di Buruma e Margalit è l’avere individuato un rapporto tra le origini del pregiudizio antioccidentale e la corrente di pensiero, all’interno dell’Occidente stesso, che giunge a porre in discussione alcuni valori fondamentali, come democrazia, libertà, tolleranza, universalismo.
Guglielmo Verdirame, «Il Foglio»