Giulio Einaudi editore

Qualcosa c’inventeremo

Qualcosa c’inventeremo
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«Nella loro casa non c'erano regole, c'erano le abitudini: come quella dei salmoni di risalire i fiumi. Mica gliel'aveva detto qualcuno ai salmoni che se volevano sopravvivere dovevano nuotare contro corrente».

Giorgio Scianna, Qualcosa c'inventeremo

2014
I coralli
pp. 224
€ 17,00
ISBN 9788806218676

Il libro

Cosa fanno due ragazzini da soli in casa, senza adulti tra i piedi – e non per un pomeriggio ma per giorni, settimane? È il desiderio piú segreto di ogni adolescente e insieme l’incubo peggiore, ma per Mirko e Tommaso è semplicemente la realtà: sono rimasti soli. E adesso, se vogliono una famiglia, se la devono inventare. Un romanzo tesissimo e commovente, che si legge senza tirare il fiato.

Gli adulti la chiamano «la situazione»: la professoressa Mavaldi, zio Eugenio e zia Marge, persino quello spostato dello zio Gil. La situazione è che Mirko e Tommaso Turriani, orfani da pochi mesi, affidati dal tribunale allo zio che abita a Pavia, non hanno nessuna intenzione di lasciare la loro casa di Milano. Il prezzo piú alto per restare da soli sono certi di averlo già pagato, e adesso sanno che rigare dritto è l’unico modo per andare avanti. Dunque prendono ottimi voti, mangiano le verdure, conservano tutti gli scontrini e vanno a letto presto. Solo che la vita – loro lo sanno bene – non sempre è d’accordo con noi su quello che ci spetta. E quando Mirko decide di mentire per andare a Madrid a vedere la finale di Champions – per andarci con Greta, per passare una notte con lei – non può immaginare di aver dato il via a un conto alla rovescia, una valanga a orologeria che rischierà di travolgere tutti. L’idea è semplice, il risultato è sovversivo: perché Giorgio Scianna non si limita a disinnescare i cliché, ma li capovolge uno per uno. E reinventandosi il personaggio-tipo dell’adolescente ribelle ne fa emergere gli aspetti piú profondi. Riuscendo in quel piccolo miracolo che avviene a volte dentro i libri: ti commuovono e ti divertono, ricordandoti che cosa significa crescere e far crescere qualcuno. Un romanzo trascinante, potentissimo, narrato da una voce che non descrive il dolore ma ne dice l’essenza. Senza smancerie, senza sentimentalismi. Come farebbe un ragazzino.

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