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16 novembre 2024
Gianrico Carofiglio
Milano - Nell'ambito del festival Bookcity, l'autore presenta il suo nuovo libro Elogio dell'ignoranza e dell'errore, alle ore 11 presso il Piccolo Teatro Grassi (via Rovell0, 2). Con Laura Pezzino.
Una mutevole verità
«Spesso dicono che scrivo gialli ma io non mi
sono mai davvero riconosciuto in questa
definizione. Però questa è la cosa piú vicina
a un poliziesco classico che abbia mai scritto».
Gianrico Carofiglio
Il libro
Un buon investigatore deve essere capace di costruire una storia, immaginare che cosa è successo prima e dopo il crimine, come in un romanzo. Poi, costruita la storia, deve andare in cerca di ciò che la conferma e la contraddice. Cosí pensa il maresciallo dei carabinieri Pietro Fenoglio, piemontese trapiantato a Bari, che si trova a indagare su un omicidio dove tutto appare troppo chiaro fin dall’inizio. Non fosse che al principale sospettato, su cui si concentra ogni indizio, mancava qualsiasi movente per commettere il delitto. In un folgorante romanzo breve, Gianrico Carofiglio orchestra una storia perfetta e dà vita a un nuovo personaggio: malinconico e lieve, verissimo, indimenticabile.
***
«Ottimo, quando un’indagine prende un’accelerazione cosí immediata e rapida. Però il rischio, in questi casi, è di mettere a fuoco una cosa soltanto, e di tralasciare ogni altro dettaglio, che magari è importante o addirittura decisivo. E lí c’era qualcosa fuori posto, che non era riuscito a identificare. Un’incoerenza, un elemento dissonante. La dote fondamentale dello sbirro è proprio questa, Fenoglio lo aveva sempre pensato. Andare alla ricerca delle discontinuità, delle note dissonanti».