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Gli oggetti desueti nelle immagini della letteratura
Nuova edizione riveduta e ampliata.
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Lo spazio e le immagini in letteratura sono meno studiati che il tempo
e il racconto. Eppure ogni specie di letteratura evoca o descrive o
canta cose fisiche. Non imparzialmente, però: prediligendo oggetti
inutili o invecchiati o insoliti piuttosto che utili o nuovi o normali, il
non-funzionale piuttosto che il funzionale; almeno negli ultimi due
secoli, in contrasto con la razionalizzazione industriale e scientifica
del mondo.
Il libro
Lo spazio e le immagini in letteratura sono meno studiati che il tempo e il racconto. Eppure ogni specie di letteratura evoca o descrive o canta cose fisiche. Non imparzialmente, però: prediligendo oggetti inutili o invecchiati o insoliti piuttosto che utili o nuovi o normali, il non-funzionale piuttosto che il funzionale; almeno negli ultimi due secoli, in contrasto con la razionalizzazione industriale e scientifica del mondo. E l’unità e varietà dei temi mediati da simili immagini era da scoprire: malinconia del caduco e comicità del frusto, suggestioni storiche ed effetto realistico, incanti di memoria e ossessioni del simbolo, elenchi magici e atmosfere sinistre, preziosi occultati e natura inospitale, elegante antiquariato e volgare Kitsch. È la materia di questo libro: monumentale atto di fiducia nell’intelligibilità dei testi appartenenti a una tradizione unica, quella occidentale. Commenti a decine, citazioni a centinaia dalle maggiori letterature antiche e moderne. Ogni testo ritrova un suo contesto in tutti gli altri, va a collocarsi entro una rete di rapporti spesso sorprendenti di contiguità o di precedenza. Avviato da una riflessione sul classificare, il discorso critico dà poi vita a una curiosa e avvincente operazione classificatoria a suddividere gli oggetti desueti in categorie, di ognuna delle quali divenga possibile delineare la storia. Dodici grandi romanzi del Novecento, infine, sono analizzati quasi si situassero al di là della classificazione e delle periodizzazioni.