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Fare un film
«Non mi sarei mai aspettato di diventare regista - esclama Fellini, in una pausa del racconto - ma poi dal primo giorno, dalla prima volta che gridai: "Motore! Azione! Stop!" mi è sembrato di farlo da sempre, non avrei potuto fare altro, e quello ero io e quella era la mia vita».
Il libro
ll regista americano Joseph Losey scrive a Fellini: «Caro Federico, solo per dirti che la settimana scorsa ho rivisto alla televisione francese La dolce vita. Che film stupendo! Coraggio!» E Fellini risponde: «Caro Joseph, io non rivedo mai tutti i miei film e quando un amico me ne parla perché ne ha visto uno di recente, ho sempre un soprassalto, come se avessero scoperto all’improvviso che non ho pagato le tasse, o come se venissi a sapere che il marito di una bella signora ha scoperto tutto e mi cerca…» In questo libro, Federico Fellini ha svelato per la prima volta i legami misteriosi, talvolta inquietanti, che lo avvincono al suo lavoro. Fra divagazioni estrose e vagabondaggi della memoria, egli racconta l’atmosfera in cui ha realizzato i suoi film, gli episodi bizzarri o drammatici, gli incontri che sembravano insignificanti e furono memorabili. Ma soprattutto Fellini racconta come si offre alla sua immaginazione l’idea di un film, a cui è solito accostarsi buttando giú piccoli disegni.