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Cento giorni di felicità
«Cosa faresti se mancassero cento giorni alla tua morte?»
Il libro
«Cosa faresti se mancassero cento giorni alla tua morte?» Non a tutti è concesso di sapere in anticipo il giorno della propria morte. Lucio Battistini, quarantenne ex pallanuotista con moglie e due figli piccoli, invece lo conosce esattamente. Anzi, la data l’ha fissata proprio lui, quando ha ricevuto la visita di un ospite inatteso e indesiderato, un cancro al fegato che ha soprannominato, per sdrammatizzare, «l’amico Fritz». Cento giorni di vita prima del traguardo finale. Cento giorni nei quali Lucio decide di impegnarsi nella cosa piú difficile di tutte: essere felice. Perché, come scriveva Nicolas de Chamfort, «la piú perduta delle giornate è quella in cui non si è riso».
Un libro che sembra parlare di morte, e invece racconta la vita, tutta la vita che ci scordiamo di vivere illudendoci di essere immortali.
«Si può far ridere raccontando l’avvicinarsi della morte? Si può fare commedia per esorcizzare la malattia che fa piú paura, ovvero il cancro? Fausto Brizzi raccoglie e vince questa sfida. E lo fa portandosi dietro il suo stile, con un tono alla Nick Hornby».
«il venerdí di Repubblica»