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Cosmopolis
Un giorno nella vita del giovane miliardario
Eric Packer. Un'odissea contemporanea, surreale,
sullo sfondo di un'oscura minaccia e del crollo
dei mercati mondiali. Dopo Underworld e Body Art, DeLillo ci offre un romanzo caustico e affascinante, ambientato in un presente che è già futuro.
«Il futuro è sempre qualcosa di integro e uniforme. Nel futuro saremo tutti alti e felici» disse lei. «Ecco perché il futuro fallisce. Fallisce sempre. Non potrà mai essere il luogo crudele e felice in cui vogliamo trasformarlo».
Il libro
Aprile 2000. Mattina, sull’Est River. Il giovane miliardario Eric Packer esce dal suo lussuoso attico a tre piani e sale sulla limousine bianca per andare a tagliarsi i capelli a Hell’s Kitchen. È l’inizio di un viaggio lungo un giorno che lo porterà ad attraversare Manhattan per andare incontro al proprio destino. Durante il tragitto Packer, ossessionato da una folle scommessa finanziaria contro lo yen e da un’oscura «minaccia attendibile» alla propria incolumità, incontra gli uomini e le donne della sua vita sullo sfondo di scenari erotici, o tragici, o enigmatici. Mentre precipita in un’oscura spirale autodistruttiva e distruttiva si imbatte via via nel funerale di un famoso rapper, in un rave party all’interno di un teatro abbandonato, in una protesta antiglobalizzazione violentemente repressa dalla polizia. Con un vivace alternarsi di situazioni metafisiche e comiche, dove il tempo subisce un’accelerazione e il presente finisce per confondersi con il futuro, Don DeLillo dimostra ancora una volta di sapere descrivere il mondo contemporaneo con una profondità che sfiora la premonizione.