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La foresta
«Una pura e schietta avventura dal sapore epico
raccontata coi toni secchi, i personaggi pulsanti
e lo humour di un Mark Twain contemporaneo».
«il venerdí di Repubblica»
Il libro
Il giorno in cui Jack e Lula vennero prelevati dal nonno e trascinati fino al traghetto, non sapevano che presto si sarebbero ritrovati in una situazione peggiore di quella che già gli era toccata in sorte. Jack non poteva immaginare che presto avrebbe iniziato a frequentare un pistolero nano, il figlio di uno schiavo e un mastodontico maiale sempre inferocito, o che avrebbe trovato l’amore. Né, tantomeno, poteva sapere che avrebbe ucciso. Eppure, le cose sarebbero andate proprio cosí. A raccontarci la sua avventura, un viaggio tra Texas e Kansas, è proprio Jack, ragazzino un po’ naïf ma pieno di buone intenzioni. Lui e sua sorella Lula non si sono ancora ripresi dalla morte improvvisa dei genitori, uccisi dal vaiolo, quando sono costretti ad assistere all’omicidio del nonno. E gli stessi fuorilegge responsabili dell’assassinio gli porteranno via anche l’amata e silenziosa sorellina. Per ritrovarla, Jack ancora non lo sa, dovrà essere disposto a tutto. Anche a scoprirsi molto diverso da ciò che pensa di essere. Non è certo la prima volta che Lansdale racconta il Texas, ma mai ci era apparso cosí violento, cosí allucinato e incalzante, cosí grottesco e romantico: La foresta sembra una favola dei Grimm rivisitata dai fratelli Coen.